Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l’autoconsumo diffuso sono passati dalla teoria alla pratica: con le regole operative 2025 del GSE, i condomìni (e i piccoli quartieri) possono condividere l’energia rinnovabile con incentivi dedicati e finestre temporali chiare. Per chi compra immobili all’asta, integrare un progetto CER nella due diligence può aumentare il valore futuro, ridurre bollette e migliorare gli score ESG dell’edificio.

Cosa cambia nel 2025 per CER e autoconsumo

Il GSE ha pubblicato le Regole Operative aggiornate per configurazioni di autoconsumo e CER (TIAD) e ha fissato scadenze e modalità di ricalcolo degli incentivi per le pratiche 2024 entro 30 settembre 2025. È inoltre attivo il canale PNRR: domande online fino al 30 novembre 2025, salvo esaurimento risorse (2,2 miliardi €). Questi riferimenti offrono certezza procedurale e tempi definibili in fase di business plan condominiale.

Perché interessa chi compra all’asta

Gli immobili con fotovoltaico condiviso e autoconsumo possono beneficiare di una tariffa premio sull’energia condivisa e, in alcuni casi, di un contributo in conto capitale fino al 40% per gli impianti condivisi, rendendo la riqualificazione energetica più sostenibile finanziariamente. Pianificare una CER di condominio prima della ristrutturazione aiuta a massimizzare incentivi e ROI.

Checklist rapida per i condomìni

Verifica della cabina primaria e della configurazione TIAD; studio di fattibilità (produzione, profili di consumo, ripartizione benefici); pratiche sul portale GSE; integrazione con interventi trainanti sull’involucro per ottimizzare classe energetica e valore di mercato. Linee guida e mappa operativa sono disponibili nella documentazione GSE e nei vademecum camerali.

Sul nostro blog trovi guide pratiche e case study; su Astalegale.net puoi cercare immobili idonei a una riconversione energetica condominiale.